Una commissione europea d’inchiesta sulla strage di Ustica

Prodi: una commissione europea d’inchiesta sulla strage di Ustica

L’ex presidente del Consiglio: «Una commissione d’inchiesta di Strasburgo va nella giusta direzione»

Articolo su Il Corriere della Sera del 16 settembre 2011

NAPOLI – Ok ad una commissione d’inchiesta europea su Ustica, purche’ sia rapida. Così a pensa l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi. In riferimento alla richiesta dei parenti delle vittime della strage, Prodi ha detto che «la proposta di una commissione d’inchiesta del Parlamento europeo sulla vicenda di Ustica va certamente nella giusta direzione». A condizione però, ha proseguito «che la commissione possa giungere rapidamente alle sue conclusioni».

IL VOLO MALEDETTO – Il Dc-9 I-Tigi Itavia, in volo da Bologna a Palermo con il nominativo radio IH870, scomparve dagli schermi del radar del centro di controllo aereo di Roma alle 20.59 e 45 secondi del 27 giugno 1980. L’aereo era precipitato nel mar Tirreno, in acque internazionali, tra le isole di Ponza e Ustica. All’alba del 28 giugno vennero trovati i primi corpi delle 81 vittime (77 passeggeri, tra cui 11 bambini, e quattro membri dell’equipaggio). Il volo IH870 era partito dall’ aeroporto «Guglielmo Marconi» di Borgo Panigale in ritardo, alle 20.08 anziché alle previste 18.30 di quel venerdi’ sera, ed era atteso allo scalo siciliano di Punta Raisi alle 21.13. Alle 20.56 il comandante Domenico Gatti aveva comunicato il suo prossimo arrivo parlando con ”Roma Controllo”. Il volo procedeva regolarmente a una quota di circa 7.500 metri senza irregolarità segnalate dal pilota. L’aereo, oltre che di Ciampino, era nel raggio d’azione di due radar della difesa aerea: Licola (vicino Napoli) e Marsala. Alle 21.21 il centro di Marsala avverti’ del mancato arrivo a Palermo dell’aereo il centro operazioni della Difesa aerea di Martinafranca. Un minuto dopo il Rescue Coordination Centre di Martinafranca diede avvio alle operazioni di soccorso, allertando i vari centri dell’aeronautica, della marina militare e delle forze Usa. Alle 21.55 decollarono i primi elicotteri per le ricerche. Furono anche dirottati, nella probabile zona di caduta, navi passeggeri e pescherecci. Alle 7.05 del 28 giugno vennero avvistati i resti del DC 9. Le operazioni di ricerca proseguirono fino al 30 giugno, vennero recuperati i corpi di 39 degli 81 passeggeri, il cono di coda dell’aereo, vari relitti e alcuni bagagli delle vittime. Il volo era stato colpito da un missile, poi il «muro di gomma» di generali e ministeri durato trenta anni.

LA CONDANNA – Giorni fa i ministeri della Difesa e dei Trasporti erano stati condannati dal Tribunale Civile di Palermo (giudice Paola Protopisani) al risarcimento-record di oltre cento milioni di euro per 81 parenti delle vittime della strage di Ustica difesi dagli avvocati Alfredo Galasso, Daniele Osnato, Massimiliano Pace, Giuseppe Incandela, Fabrizio e Vanessa Fallica, Gianfranco Paris. Il Tribunale, ricostruendo i fatti accaduti la sera del 27 giugno 1980, aveva ritenuti responsabili i ministeri per non avere garantito la sicurezza del volo civile della compagnia aerea Itavia, ma anche per l’occultamento della verità con depistaggi e distruzione di atti.

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Dati dell'intervento

Data
Categoria
settembre 16, 2011
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