Mi auguro che tutti gli schieramenti seguano l’esempio del ALDE: candidati di diversi Paesi con un unico programma fortemente europeo

UE. PRODI: APPREZZO METODO VERHOSTADT, MA NON SOSTENGO ALDE

(TMNews) Roma, 4 mar. – “La semplicita’ delle mie parole nel breve messaggio di auguri all’amico di antica data Guy Verhostadt mi sembrava tale da metterle al riparo da ogni possibile strumentalizzazione ma prendo atto che non e’ cosi'”. Lo dice in una nota Romano Prodi.

“Spiego dunque, a chi non avesse compreso, che le mie parole non sono un sostegno alla lista dei Liberal democratici. Sono invece l’apprezzamento a un metodo per far decollare davvero l’Europa che vogliamo. Un metodo secondo il quale si mettono insieme in un’unica lista candidati di diversi paesi che condividono lo stesso programma”.

Prodi aggiunge: “Questo e’ un bel modo per proporre l’Europa unita e che potrebbe essere imitato, come specificato nel messaggio stesso, dagli altri schieramenti politici che si presenteranno alle elezioni europee. Non ho bisogno dunque di ricordare l’amicizia che mi lega a Guy Verhofstadt, ne’ di ribadire l’apprezzamento per la sua iniziativa senza che cio’ ci impedisca di stare in schieramenti politici diversi”. (Com/Rai/ Dire) 19:37

Guarda il videomessaggio di Romano Prodi

Video messaggio di auguri al battesimo romano della Lista Alde from Romano Prodi on Vimeo.

Romano Prodi, quattro giorni dopo il congresso Pse, battezza la lista dei liberali: “Voi state costruendo l’Europa”

Articolo di Pietro Salvatori su Huffington Post del 4 marzo 2014

Tre giorni fa i socialisti europei, ospitati a Roma da Matteo Renzi, hanno benedetto la candidatura di Martin Schulz alla presidenza della Commissione quale successore del popolare Manuel Barroso. Passano tre giorni, ed ecco che Guy Verhofstadt – come anticipato da Huffpost – lancia la lista dei liberaldemocratici a sostegno della propria candidatura.

Non ci saranno i Radicali, come si pensava in un primo momento, e il rassemblement italiano andrà dal Centro democratico di Bruno Tabacci a Scelta Civica di Stefania Gianni (che venerdì scorso ha dato il via libera al progetto nel corso di un vertice con l’ex premier belga), passando per Fare di Michele Boldrin e Ali, la nuova associazione di Oscar Giannino e Silvia Enrico.

La formazione, che dovrebbe contenere nel nome e nel simbolo sia un riferimento al partito di Mario Monti che ai liberali europei dell’Alde (si parla di “Scelta Europea”), ha trovato un inaspettato sostenitore: Romano Prodi. In un video trasmesso questa mattina presso la sede della stampa estera nel centro della Capitale, l’ex premier ha rivolto un caloroso endorsement alle truppe di Verhofstadt: “Con Guy abbiamo lavorato tanti anni assieme per proporre una vera idea dell’Europa – racconta il professore – Oggi bisogna riprenderla con un vero disegno politico, che metta insieme candidati di diversi Paesi con un unico programma”.

Proprio come si appresta a fare la lista dell’Alde, che, oltre che in Italia, sarà presente nella Francia dei Modem, nella Gran Bretagna dei Libdem, nella Germania della Fdp, nell’Olanda delle due formazioni liberali, nel Belgio fiammingo e vallone e in quasi tutti gli altri stati membri chiamati al voto. Pochi i Paesi nei quali il simbolo dell’Alde non troverà spazio nelle schede, tra cui il Portogallo, l’Ungheria e Cipro.

Un progetto al quale Prodi sembra molto interessato: “Quello che state facendo è molto importante, e mi auguro che venga imitato da tutti gli schieramenti politici: mettersi assieme, con un programma comune fortemente europeo, candidati di diversi Paesi che si mescolano fra di loro. Noi abbiamo di fronte l’importantissimo compito di rendere vere elezioni europee tornate elettorali che hanno sempre avuto troppo significato nazionale”.

Tra le future battaglie il professore individua il “dare stabilità e solidità alla struttura economica che protegge l’euro, perché finora non è stato fatto”, e il dare vita “a una politica estera e della difesa comune, perché non abbiamo mai avuto un’Europa unita di fronte a nessun fatto internazionale, e così non possiamo pensare di avere una vera unione”.

“Voi state costruendo la sopravvivenza dell’Europa”, conclude Prodi. Chissà se Schulz è dello stesso avviso.

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marzo 4, 2014
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