Luciano Segre viveva per i suoi amici ed era presente in ogni momento importante

Le mie osservazioni di oggi non riguardano problemi di rilevanza politica o economica ma un evento che, nella mia vita personale, assume importanza particolare, cioè la morte di un carissimo amico, con cui ho condiviso tanti momenti della mia vita pubblica e privata negli ultimi decenni.

Forse pochi di voi lo hanno conosciuto ma per me, per Flavia, per Giorgio e per Antonio la morte di Luciano Segre è una perdita che ci ha provocato molto dolore subito e che prepara un grande senso di vuoto nel futuro. Non solo per le discussioni e le vacanze condivise che non si ripeteranno più, ma per la scomparsa di un uomo con cui ci si confidava dopo ogni evento importante sia per la velocità e l’originalità dei suoi commenti sia, soprattutto, per l’affetto e la generosità di ogni sua presa di posizione e di ogni sua azione.

Luciano viveva per i suoi amici ed era presente in ogni momento importante della loro vita. Amici diversi fra di loro come età, come professione e come storia personale.

Mi sono chiesto tante volte come facesse a mettere insieme tante persone così diverse. Me lo sono chiesto anche nell’ultimo suo compleanno che abbiamo assieme festeggiato, ma la conclusione è stata facile: il collante che univa Luciano a tutti noi non era l’intelligenza, che pure possedeva in dosi elevate, ma la sua disponibilità e la sua generosità.

Queste sono le sole virtù che meritano di essere ricordate e Luciano le possedeva in modo unico.

Per questo motivo gli abbiamo voluto molto bene e molto gliene vorremo anche in futuro.

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Dati dell'intervento

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ottobre 8, 2014
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