In USA “il meglio deve ancora venire” ma in Europa il peggio è passato

CRISI: EURO; PRODI, PRIORITA’ E’ POLITICA BANCARIA COMUNE 
EX PREMIER A ISTITUTO CULTURA NY DOPO INCONTRI NAZIONI UNITE (ANSA) –

NEW YORK, 17 NOV – ‘Una politica bancaria comune in Europa e’ il primo passo per la ripresa perche’ in Europa l’aspetto finanziario e’ quello piu’ in crisi’: e’ il parere di Romano Prodi, l’ex Presidente del Consiglio e presidente della Commissione Europea, a New York per incontri all’Onu sull’Africa e una conferenza all’Istituto Italiano di Cultura sul ruolo del ‘vecchio continente’ tra Stati Uniti e Cina.

Agli interlocutori americani che gli contestavano una crescente irrilevanza dell’Europa nel panorama geopolitico mondiale (‘mai citata nel dibattito presidenziale tra Barack Obama e Mitt Romney’, ha ricordato Ian Bremmer, presidente e fondatore di Eurasia Group aprendo quarta Conferenza all’Istituto intitolata a Gaetano Salvemini), Prodi ha lanciato un invito alla pazienza osservando che ‘il peggio’ e’ passato.

”Il mio e’ un ottimismo con ombre’, ha detto l’ex premier italiano: ‘Abbiamo di fronte un anno di ondeggiamenti fino alle elezioni tedesche, poi la ripresa ci dovrebbe essere. Ma solo il fatto di pensare che l’Euro non e’ finito, chi l’avrebbe detto lo scorso 15 giugno?’.

Il cammino della ripresa e’ in ogni caso costellato di ostacoli, al primo posto la disoccupazione. ‘C’e’ in molti paesi europei un grave malessere sociale. Le speranze per il futuro sono cosi’ cupe e questo non puo’ che nuocere alla politica europea’, ha detto Prodi.

La conferenza all’Istituto di Cultura nasce anche dalla esperienza di insegnamento del economista italiano che i questi giorni si divide tra la Brown University di Providence in Rhode Island e la China-Europe International Business School di Shanghai.

‘Ai miei studenti cinesi che mi chiedono se l’Europa sia laboratorio o museo rispondo che l’Europa ha sempre superato le crisi, ma lo ha fatto passo passo’.Prodi e’ stato a New York dall’inizio della settimana per incontri alle Nazioni Unite nel suo ruolo di inviato speciale Onu per il Sahel.

Al Palazzo di Vetro l’ex presidente del Consiglio ha incontrato il segretario generale Ban Ki moon e i membri del Consiglio di Sicurezza prima di ripartire per il Marocco.

Le Gaetano Salvemini Lectures, tenute in passato da Sabino Cassese, Giuliano Amato e Claudio Magris, prendono il nome da uno dei piu’ importanti studiosi di scienze sociali del Ventesimo Secolo: Salvemini, uno dei fuoriusciti italiani in America durante il fascismo, insegno’ a Harvard fino al 1948.(ANSA).BN 17-NOV-12 15:36

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Dati dell'intervento

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novembre 18, 2012
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