Con la crisi si rischia di mettere l’Africa all’ultimo posto e di non garantire gli aiuti.

aiuti umanitari in Somalia

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Apc-Africa/ Prodi: Serve struttura sovranazionale al proprio interno
Con crisi temo la mancanza di speranza di cinque anni fa

Bologna, 1 dic. (Apcom) – Con la crisi finanziaria internazionale si rischia di mettere l’Africa all’ultimo posto e di non garantire quegli aiuti e quelle risorse necessarie che negli ultimi cinque anni, lentamente, si cominciava a garantire.

Anche per garantire la pace, oltre all’intervento delle Nazioni unite, è necessaria la costituzione di “una struttura sovranazionale interna”.

La preoccupazione è dell’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, ora presidente della Commissione Onu per l’Africa, che ha partecipato questa sera a Bologna ad un incontro promosso
dall’istituto De Gasperi sui temi della crisi mondiale.

“Occorre fortificare la nascita di una struttura sovranazionale – spiega Prodi – una struttura interna africana che possa organizzarsi per mantenere la pace in Africa”. L’ex premier fa riferimento ai recenti massacri tra islamici e cattolici a Jos, in Nigeria. “Si possono promuovere missioni di pace in Libano e
in altri Paesi, ma la situazione in Africa è drammatica” e c’è il rischio che quel continente “venga visto come estraneo”.

“Questa crisi internazionale – continua Prodi – se picchia forte sul Terzo mondo è ancora più drammatica. Tutto si sta fermando verso l’Africa e adesso sto col fiato sospeso perché la
situazione è incerta e c’è il rischio che si torni alla mancanza di speranza di cinque anni fa”.

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Dati dell'intervento

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dicembre 1, 2008
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