Se la legge elettorale non cambia, ben venga il Referendum

prodi_ref_28ago“Care amiche, cari amici, è tempo di restituire ai cittadini italiani il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.

Tutti hanno toccato con mano quanti guasti abbia prodotto un Parlamento di “nominati”, determinando una forte perdita di credibilità nelle istituzioni, e il loro allontanamento dai cittadini.

Di fronte alla grave crisi economica e sociale che scuote il mondo e l’Europa, l’Italia appare più fragile e a rischio anche perché il Parlamento e i parlamentari non sembrano disporre agli occhi dei cittadini della pienezza della legittimità e di quel rispetto dei quali oggi ci si sarebbe bisogno.

Noi sappiamo da sempre che all’origine di questa situazione sta la legge elettorale che dai suoi stessi autori è stata definitivamente denigrata con la qualifica di “porcata”. Abbiamo perciò bisogno di una nuova legge elettorale e occorre assolutamente approvarla prima di nuove elezioni. La legislatura è nella sua fase finale, il tempo stringe e sarebbe bene dunque che il Parlamento provvedesse.

Ma se l’adozione di una nuova legge risultasse oggi impraticabile,  per abrogare la legge Calderoli ben venga un Referendum che, ripristinando il “Mattarellum”, solleciti il Parlamento a sostituirla per tornare ad un sistema elettorale rispettoso dei diritti dei cittadini e coerente con una democrazia bipolare. Sono questi obiettivi cui ho sempre ispirato il mio impegno politico e istituzionale.

Anche adesso, che ho lasciato la politica attiva, non ho cambiato idea.  Per queste ragioni, al mio rientro a Bologna, martedì, mi recherò in Comune a firmare per il referendum.

Con amicizia,
Romano Prodi

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Dati dell'intervento

Data
Categoria
agosto 28, 2011
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