Il digiuno per la Pace serva a fare sentire la voce dei Popoli

Sentire la voce dei Popoli

Articolo di Romano Prodi su L’unità del 6 settembre 2013

«La guerra è sempre la soluzione peggiore. Perché semina morte. E non apre mai prospettive positive». Romano Prodi non ha esitazioni nell’accogliere l’appello di Papa Francesco per domani, la giornata del digiuno. «Il digiuno – dice Prodi – esce dagli schemi. Non è solo una testimonanza forte per la pace e contro la guerra. È un’occasione di meditazione e di impegno personali. Si rivolge ai politici e agli uomini di governo di tutto il mondo: e per questa via sviluppa una diplomazia di pace. Ma si rivolge a tutti gli uomini, non solo i cristiani, non solo i credenti, affinché la pace si costruisca nella solidarietà umana».

«La soluzione in Siria, come in ogni altro luogo di conflitto, è il colloquio, l’incontro. Bisogna mettersi attorno ad un  tavolo e discutere: solo così si può uscire dalla spirale distruttiva. Le recenti esperienze in Iraq, in Afghanistan, in Libia ci hanno nuovamente dimostrato che, anche quando l’intervento armato sembra avere contenuto etico chiaro, in realtà produce effetti devastanti sulle persone e le comunità. Non c’è alternativa accettabile al dialogo, alla soluzione politica».

«Spero che il digiuno per la pace di sabato ci aiuti a pensare e ad agire meglio. Non è solo un atto di valore etico. È qualcosa di più. Per i credenti è anche una preghiera. Per tutti un impegno a produrre fatti nuovi e a far sentire la voce dei popoli».

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Dati dell'intervento

Data
Categoria
settembre 6, 2013
Articoli, Italia