E’ interesse della Cina diversificare le proprie riserve acquistando bond italiani ed europei

Crisi: Prodi, interesse Cina diversificare riserve, euro non scomparira’

L’intervento dell’ex premier sull’emittente cinese Cctv2

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 26 set – “L’euro non scomparira‘, e’ parte della vita delle nuove generazioni di europei cosi’ come lo yuan lo e’ dei cinesi”. E ancora: “E’ interesse della Cina diversificare maggiormente le proprie riserve in valuta estere e acquistare euro a meno che non ritenga che la divisa comune scomparira’. Credo che possa farlo per semplici regioni economiche o anche per ragioni politiche”.

Sono due passaggi dell’intervento di Romano Prodi nella trasmissione “Dialogue” realizzata dall’emittente cinese Cctv2 nel corso del weekend. Un intervento della Cina ad acquistare bond italiani o europei, ha aggiunto Prodi, “verrebbe certamente visto come un’attestazione di fiducia nelle sorti dell’Eurozona perche’ e’ chiaro che le sorti dell’Italia e dell’Unione sono strettamente correlate”.

“Tutti hanno interesse a un’eurozona forte – ha aggiunto Prodi – lo ha la Germania che certamente guadagna di piu’ da essere il paese forte di un’unione forte che non da ritrovarsi in una situazione in cui deve difendere le proprie esportazioni da svalutazioni competitive e lo ha la Cina che ha interesse ad avere come partner un’area economica europea solida“. Riguardo alla crisi greca, Prodi ha sottolineato a beneficio dei telespettatori cinesi come il problema sarebbe gestibile da un punto di vista dimensionale visto che la Grecia incide solo per il 2,7% sull’economia europea.

“Il problema e’ che si e’ agito in ritardo – ha detto – per ragioni elettorali e quando si e’ intervenuti, lo si e’ fatto con misure inadeguate. Ora ci occorrono nuovi strumenti e soprattutto un rafforzamento degli organismi europei”.

Riguardo al rapporto con la Cina, Prodi si e’ detto dispiaciuto che nel corso degli ultimi anni i rapporti si siano deteriorati e che l’opinione pubblica sia spesso contraria a Pechino.

“Noi come Europa dobbiamo essere i primi a riconoscere lo stato di economia di mercato alla Cina – ha spiegato Prodi ricordando come avesse gia’ affrontato il tema con il presidente Chirac nove anni fa – e dobbiamo farlo prima degli americani. Del resto fra pochi anni sara’ automatico e sotto gli occhi di tutti che la Cina e’ diventata un’economia di mercato”. cop (RADIOCOR) 26-09-11 18:16:05 (0292)ASIA,FE,CINA,news 5 NNNN

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Dati dell'intervento

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settembre 26, 2011
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