Il messaggio della Cina agli Usa: non ci isolerete
Il messaggio di Pechino agli Usa: non ci isolerete
Articolo di Romano Prodi su Il Messaggero del 13 maggio 2025
Pechino – Stiamo vivendo avvenimenti di importanza mondiale che si susseguono con una velocità senza precedenti. Le trattative per la pace in Ucraina vivono nuovi momenti non solo di tensione, ma anche di speranza.
A Gaza si è arrivati alla distruzione totale nella sostanziale indifferenza del mondo, mentre ci si interroga sulle dichiarazioni contraddittorie di Trump sul futuro dell’intera Palestina. Fra India e Pakistan si è aperto il più feroce confronto militare degli ultimi decenni. Nei colloqui di Ginevra fra USA e Cina si stanno aprendo possibilità di un abbassamento della tensione nel commercio internazionale.
Infine a Roma il pontefice americano con il cuore nel terzo mondo apre nuove e inedite prospettive di speranza.
Nonostante il susseguirsi di questi eventi così importanti, l’attenzione di tutti i media qui a Pechino è stata quasi esclusivamente riservata al lungo viaggio a Mosca del presidente cinese Xi Jinping in occasione delle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della vittoria contro il nazismo.
L’aspetto commemorativo, pur assumendo un’importanza speciale nella storia del rapporto tra i due paesi, ha tuttavia costituito un ruolo quasi di contorno: i lunghi colloqui di Mosca sono stati sostanzialmente dedicati al consolidamento delle relazioni fra i due paesi con la prospettiva di assumere un peso crescente nel futuro della politica mondiale.
Russia e Cina hanno voluto lanciare il messaggio agli Stati Uniti e all’Alleanza atlantica che, nonostante i tentativi di allentare gli stretti legami fra Mosca e Pechino, il sodalizio fra i due paesi non solo rimane saldo, ma viene consolidato da un ulteriore approfondimento delle collaborazione in ogni campo.
A questo scopo è stata messa sul tavolo un’infinità di accordi in tutti i settori possibili e immaginabili, da quello culturale a quello economico, da quello militare a quello scientifico, con una voluto dettaglio che comprende l’agricoltura, l’energia, l’aerospaziale e l’intelligenza artificiale. Per rendere più forte l’efficacia di questo messaggio, agli incontri tra Putin e Xi si sono aggiunti infiniti colloqui con i leader dei paesi amici o potenziali amici sparsi in tutto il pianeta, in modo da dare ulteriore forza e credibilità a questa alleanza.
L’enfasi cinese sui colloqui di Mosca è un messaggio agli Stati Uniti che il ventilato obiettivo di Trump di aprire un rapporto speciale con la Russia, isolando la Cina, non ha alcuna possibilità di andare in porto.
Attribuendo un’enfasi quasi esclusiva agli incontri di Mosca, la Cina, che è di gran lunga il più forte fra i due partner, ha voluto quindi ribadire che il legame fra i due paesi è “eterno e indissolubile”.
Anche se non esiste alcun patto che abbia queste caratteristiche, il distacco fra queste due grandi potenze è oggi reso molto più difficile non solo dall’impressionante aumento degli scambi commerciali, ma dalla crescente interdipendenza economica e scientifica e dalla condivisione degli obiettivi geopolitici.
Questo è ora un dato di fatto, anche se la storia ci ricorda che, fra i due popoli, non sempre l’amicizia è stata “eterna ed indissolubile”.
E’ inoltre doveroso notare che, nonostante siano in corso trattative sui complicati rapporti commerciali fra Cina e Stati Uniti, non vi è in programma alcun colloquio diretto fra i presidenti cinese e americano, come invece avvenne nel caso del primo mandato di Trump, quando Xi si recò immediatamente a Mar-a-Lago per definire l’agenda dei rapporti fra i due paesi.
La situazione è oggi diversa e più profondo è il distacco fra Cina e Stati Uniti, così come è più stretto il legame fra Russia e Cina.
Come ho già accennato, l’elezione del nuovo Pontefice ha avuto una scarso rilevo mediatico nei media cinesi. Anzi, come spesso avviene in tale contesto, anche le dichiarazioni ufficiali sono arrivate con un ritardo per noi inconsueto.
Quando poi sono giunte quelle del Ministero degli Esteri sono state più calorose di quanto non avvenga solitamente in questi casi.
Alle congratulazioni per l’elezione si è infatti aggiunto l’auspicio che, sotto la leadership del nuovo Pontefice, il dialogo in corso fra il Vaticano e la Cina possa proseguire con uno spirito costruttivo nei confronti dei problemi internazionali di comune interesse.
Viene inoltre auspicato che il progresso nei rapporti contribuisca alla pace, alla stabilità, allo sviluppo e alla prosperità del mondo.
Nel linguaggio assai prudente che qui si usa in questi casi, l’accoglienza nei confronti di Leone XIV appare quindi calorosa, anche perché viene fatto esplicito riferimento ad un approfondimento del dialogo costruttivo iniziato in passato.
Si stanno quindi costituendo le premesse affinché, anche nei “social” cinesi, si trasferisca e si rafforzi verso Papa Leone l’affettuosa attenzione dedicata recentemente a Francesco. Naturalmente la comunità cattolica cinese si è semplicemente espressa intensificando le preghiere per la nuova complicata missione del Pontefice.